Ormai cibo non contraffatto, siamo quasi certi, non si trova più. Dei ristoranti eravamo scettici anche tempo addietro, ma adesso che i NAS hanno confermato che perfino il miele e l’olio sono addizionati con conservanti e coloranti, decidiamo di mangiare sempre a casa.
In alcuni ristoranti, addirittura, si trovano, ancora, sui tavoli oliere e bottiglie senza il tappo anti rabbocco, vietati da moltissimi anni. Non dimentichiamo che, nei menù, è obbligatorio indicare se il prodotto proposto è surgelato, congelato o fresco. Molte volte questo non avviene, per cui mangiamo e, soprattutto, paghiamo un prodotto di qualità inferiore per uno di qualità nettamente superiore.
Un’altra truffa, sempre in agguato, si presenta nei periodi natalizi e pasquali. I commercianti hanno studiato un modo strategico per vendere panettoni e colombe industriali, togliendoli dagli involucri di cartone e infiocchettandoli con bellissimi nastri colorati, magari anche con qualche decorazione inerente al periodo temporale.
Ma le cose non vanno meglio, perché la mozzarella è sbiancata con la soda, il pesce subisce un bel trattamento rinvigorente, una sostanza che fa sembrare fresco il pesce vecchio, in alcuni supermercati si trova olio di semi colorato verde, dimodoché sembri olio extravergine d’oliva. Anche la carne non è risparmiata: aggiunta di additivi e solfiti anche per lei. La carne macinata di bovino, almeno che non viene macinata davanti a voi, sicuramente, ha l’aggiunta di carne di maiale, meno costosa.
“Con l’operazione <Freddo Sicuro>” Torino ha risolto il problema della catena del freddo, dotando di appositi banchi frigo i soggetti interessati, in modo da mantenere sempre la giusta temperatura.
I cibi low cost sono quelli più incriminati, perché nascondono vere illegalità. Le difficoltà finanziarie, di questo periodo storico, mettono a dura prova l’economia delle famiglie che, per risparmiare preferiscono rivolgersi ai negozi a basso costo, senza contare la perdita di qualità, che può produrre anche gravi danni alla salute. Per esempio, come si può pensare di poter comprare un litro di vino a circa € 1,79, se un Kg di uva da vino, economica costa circa 40 centesimi al Kg, e per ottenere un litro di vino occorrono, più o meno tre Kg di uva?