Oggi, i temi caldi, riguardano la trasformazione dello spazio di vendita in qualcosa di diverso, la multifunzionalità di negozi e oggetti, la sostenibilità, il negozio intelligente, cioè in grado di acquisire e utilizzare le informazioni sul proprio funzionamento e sulla relazione con i clienti.
I retailer (negozianti) sono tendenzialmente tradizionalisti, ma la tecnologia è un game changer (cambiamento di regole di gioco) per il negozio del futuro.
Si va dal freddo e razionale magazzino, dove prelevare rapidamente ordini predisposti da casa, a un luogo caldo e accogliente per vivere il prodotto e il brand con la fisicità che il web non può offrire. Il retailer (negoziante) deve sapere cosa sta succedendo nel proprio negozio, come se fosse una pagina web, della quale si sa quanti sono i visitatori e dove cliccano.
Sarà indispensabile ogni tecnologia che permette il collegamento al cellulare, sia per i clienti che per il personale, oltre a quella che rende intelligenti gli oggetti, come la scaffalatura che registra se viene prelevato il pane o i prodotti freschi.
Tutto questo rende il ruolo del punto di vendita sempre più complesso. Progressivamente il negozio diventa, non solo il luogo dove termina il ciclo del prodotto con la vendita, ma anche un vero e proprio snodo logistico, che svolge processi prima di pertinenza esclusiva del magazzino.
Tecnologia fa sempre più rima con sostenibilità, un must per la refrigerazione e la regolazione termica degli spazi. La loro operatività impatta su tutti e 17 gli obiettivi di sostenibilità ambientale individuati dall’Ue, oltre che sulla gestione del negozio. Sempre più soluzioni ruoteranno intorno alla connettività cellulare: anche i frigoriferi saranno, come in parte sono già, oggetti connessi. Dunque occorre attrezzarsi con tecnologie adeguate.
Su queste infrastrutture si potranno collegare i controller portatori di quell’intelligenza grazie alla quale anche i banchi frigo raccoglieranno insight sulle abitudini dei clienti: quanto spesso viene aperto lo sportello, dove punta l’occhio, quando si acquista e cosa.
Intanto ci si prepara il terreno per numerose sperimentazioni: basta guardare alla Cina e al riconoscimento biometrico, usato già per pagare in cassa (automatica), e alla pervasività dei social anche per fare acquisti. Le aziende produttrici sono attente, i retailer e i consumatori però sembrano ancora prudenti.