La gente come noi, non molla mai. Il coro, quasi un inno, è cantato dagli addetti alla produzione, di una delle principali aziende produttrici di baby leaf (foglia), delle mini insalate ricche di sapore e di preziose caratteristiche nutrizionali in Europa, dal Gruppo Rago di Battipaglia. Il refrain che dai campi ai magazzini dell’azienda, diretta nei nodi strategici dalla famiglia Rago, ci dà la misura di quello che si sta vivendo all’interno delle aziende del nostro Paese.
Un canto che, a tutti i lavoratori, serve per darsi coraggio e che riscalda i cuori di tutti quelli che possono continuare ad andare al supermercato e trovare i banchi frigo pieni di prodotti freschi e controllati. In poche settimane è cambiato tutto. La pandemia da coronavirus ha trasformato gli addetti della filiera agroalimentare italiana in soldati in prima linea che ogni giorno sfidano un nemico invisibile e insidioso pur di approvvigionare il proprio Paese dei prodotti necessari all’alimentazione quotidiana e quindi alla sopravvivenza. Una partita lunga e impegnativa che rischia di fiaccare il nostro Paese anche dal punto di vista economico
La Rago ha recepito e attuato tempestivamente le disposizioni contenute nelle ordinanze della Regione Campania che spesso hanno anticipato i DPCM del Governo Conte. Tutte le attività sono state dunque rimodulate per garantire la massima sicurezza ai lavoratori. Le distanze la sanificazione quotidiana degli ambienti. Sono stati disposti turni di accesso negli spogliatoi, per rispettare le distanze sono stati apposti dei simboli ben visibili sui calpestii in modo che ognuno sappia quale deve essere la propria posizione. Sono stati installati numerosi distributori di disinfettanti per le mani. La disinfezione, inoltre, avviene quotidianamente anche negli ambienti esterni.
Da alcuni giorni, inoltre, la Rago si è dotata di strumentazioni per rilevare la temperatura corporea e l’ossigenazione del sangue. Un piccolo check quotidiano per lavorare in sicurezza e con l’animo leggero. Il messaggio del Gruppo Rago è chiaro e forte e lo si può ascoltare anche chiamando in azienda. Al centralino, infatti, la consueta musica di attesa è stata sostituita dalle note dell’Inno di Mameli. Un altro segnale di grande coesione nei confronti di tutti gli operatori della filiera impegnati in questi difficili giorni.
Per non mollare mai.